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Comune di Crotone (KR)

Descrizione:

Lo sviluppo della città di Crotone è stato configurato dall’amministrazione comunale come un sistema articolato di ambiti, azioni e interventi che rappresentano i catalizzatori da coordinare, integrare e sostenere attraverso i diversi programmi agevolativi quali: patto per lo sviluppo della Calabria, POR Calabria 14-20, Piano di Azione e Coesione (PAC), Agenda urbana, Antica Kroton, Contratto di transazione tra Comune di Crotone e ENI.
Per evitare una visione frammentata degli interventi, il Comune di Crotone intende adottare un approccio capace di connettere i principali settori di intervento (turismo, ambiente, ricerca e innovazione), le molteplici risorse (storiche, culturali, naturali, paesaggistiche e economiche) e competenze territoriali, migliorando le condizioni di offerta e fruizione del territorio e del suo patrimonio e promuovendo reti di servizi e sistemi integrati. Data la complessità e molteplicità degli interventi che insisteranno sul territorio, emerge la necessità di introdurre soluzioni innovative a sostegno dei fabbisogni:
1) creare modelli competitivi di governance unitaria sociale, gestionale e finanziaria da mettere a disposizione dell’amministrazione comunale;
2) attivare e sostenere processi di “appropriazione collettiva” da parte della popolazione, del proprio futuro.
Tali fabbisogni nascono dalla consapevolezza che la competitività del futuro di un territorio si gioca sempre più, oltre che sulla qualità dell’ambiente naturale, culturale, ecc. e sui relativi interventi, anche e soprattutto sulla capacità di interagire con la comunità locale rendendola parte attiva in questo processo di cambiamento e sviluppo. Si tratta di veicolare una grande opportunità per il Comune di Crotone che intende sviluppare una proposta di sviluppo del proprio territorio che si fonda su una chiara visione di cambiamento orientata alla storia della città, all’Antica Kroton, al suo patrimonio culturale, ad una ristrutturazione urbana e progettazione del waterfront concepita verso questo orientamento, su una missione di lungo periodo e sui valori forti di governance collaborativa e partecipata della collettività negli interventi di sviluppo del proprio futuro. Questo punto di partenza consentirà di progettare attività coerenti, che condurranno al raggiungimento del cambiamento auspicato e alla misura dell’impatto che queste hanno sugli individui e sulla comunità in termini di effettiva capacità di soluzione alle tante situazioni di disagio sociale in cui versa la città e di risposta ai bisogni espressi e non del tessuto economico oltre che sociale.
In particolare, il Comune di Crotone, attraverso la propria partecipata Crotone Sviluppo ha eseguito una raccolta e un’analisi aggiornata delle caratteristiche demografiche economiche e occupazionali del proprio territorio da cui emerge che, nonostante la città di Crotone abbia assunto nel tempo una condizione di “centralità” rispetto ad un vasto ambito territoriale locale che l’ha portata a divenire capoluogo di provincia, non è stata interessata da una crescita economica e produttiva sostanziale. Il territorio “repulsivo” per i suoi abitanti, soprattutto giovani e laureati, che continuano inesorabilmente ad emigrare verso le regioni settentrionali alla ricerca di situazioni lavorative migliori e più rispondenti alle proprie esigenze professionali, evidenzia fortemente le difficoltà delle fasce sociali cosiddette “vulnerabili” poiché presenta percentuali sempre maggiori di popolazione che vive in una condizione di marginalità sociale, a causa di diversi fattori quali l’instabilità lavorativa, la fragilità familiare e territoriale, l’incertezza sulle garanzie sociali ed economiche acquisite, l’aumento dei costi dei servizi di prima necessità e la difficoltà crescente a fronteggiare i problemi di natura economica, sanitaria e abitativa. Dall’analisi è inoltre emerso che accanto ai bisogni legati ai fenomeni che caratterizzano in modo generico il nostro tempo e in particolare anche e soprattutto il nostro territorio fra cui: invecchiamento della popolazione, disoccupazione, disuguaglianza e nuove forme di povertà, disparità di genere, immigrazione, si vanno ad aggiungere con urgenza nuovi bisogni da soddisfare legati specificatamente al territorio e all’assenza-perdita di una propria identità (essendo venuta meno ormai da tempo l’identità industriale). In particolare, anche attraverso l’ausilio di interviste mirate, operate su campioni rappresentativi della popolazione emergono esigenze di: colmare le carenze delle istituzioni che in passato non hanno dimostrato capacità di partnership, ricollocare le energie locali sui nuovi obiettivi e sulle nuove strategie di sviluppo individuate dalle amministrazioni locali, riconciliare parti in conflitto e ancora rendere protagonista la popolazione e gli operatori locali economici e non, nei processi di sviluppo avvisti dal Comune. Dai dati analizzati emerge in particolare che la collettività:
• reputa di poter trarre un qualche vantaggio dagli interventi di sviluppo locale messi in campo dall’amministrazione comunale;
• percepisce l’esistenza di elementi tangibili che possono migliorare la qualità della vita del territorio;
• considera il processo di sviluppo come nella sua globalità, poiché non è incentrato esclusivamente sulle difficoltà di alcune categorie della popolazione o di alcuni settori di attività;
• avverte il principio del coinvolgimento della popolazione come persistente anche oltre la fase della diagnosi territoriale (organizzazione della circolazione delle informazioni, scambi, follow-up dei risultati del progetto, ecc.) ed essenziale per una buona riuscita del progetto di sviluppo.
Il concetto di innovazione sociale che si intende adottare fa riferimento a soluzioni innovative da individuare per trovare risposte efficaci alle problematiche e bisogni indicati e rappresenterà anche un elemento centrale per l’attrazione e la gestione di logiche e strumenti che appartengono al mondo delle imprese che si devono fondere con il mondo del no profit, se si vogliono conseguire veramente missioni sociali. E’ necessario dunque supportare in modo innovativo il sistema di governance e promozione territoriale in modo da: rafforzare l’identità del territorio rispetto al brand Antica Kroton; promuovere un sistema di governo, decentrato e a rete, che permetta di coordinare le politiche locali con quelle settoriali e l’iniziativa privata con quella pubblica; sensibilizzare la collettività, mediante l’informazione e il successivo coinvolgimento nelle strategie di sviluppo affinché emergano e si gestiscono punti di forza e carenze anche con metodi di diagnosi partecipativa (living lab) e soluzioni innovative derivanti dall’ICT, considerate una leva fondamentale per lo sviluppo di tutte le attività economiche e sociali, in virtù della loro capacità di accrescere il potenziale competitivo delle attività economiche, senza costituire una spesa consistente.
ANALISI SWOT.
Punti di forza. Significativa dotazione di risorse naturali, paesaggistiche e storico-culturali materiali e immateriali; potenziale mix di cultura, benessere, autenticità e produzione materiale (anche se molto disperso); elevato livello di qualità e diversificazione dei prodotti dell’artigianato artistico; presenza di un piccolo nucleo di imprese creative; presenza di un’ampia base di competenza a supporto della produzione culturale e della valorizzazione turistica del territorio.
Punti di debolezza. Scarsa valorizzazione del patrimonio naturale e storico-culturale e anomia territoriale; sottodimensionamento del sistema produttivo culturale in termini di valore aggiunto ed occupazione; insufficiente integrazione del comparto turistico con altri comparti produttivi (agroalimentare, artigianato di qualità ed ICT) e bassi livelli di spesa e innovazione; bassa propensione all’innovazione delle imprese della filiera culturale e turistica, prevalentemente piccole e a conduzione familiare; assenza di modelli di comunicazione innovativa ed integrata; forte stagionalità dei flussi turistici con bassa incidenza percentuale dei turisti stranieri; bassa incidenza di comportamenti cooperativi; carenze infrastrutturali e scarsa integrazione logistica.
Opportunità. Crescita dei flussi turistici internazionali, soprattutto dai paesi emergenti; incremento di nuove forme di turismo (agro-turismo e turismo della salute) e crescita del turismo culturale; competitività sempre più legata alla sostenibilità; creazione di valore legato alla generazione di artigiani tecnologici e digitali; impatti diretti delle industrie culturali e creative nella rivitalizzazione delle economie locali in declino e nella promozione del turismo sostenibile; sviluppo di nuove tecnologie e modelli organizzativi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio storico-culturale dei territori; attenzione delle politiche europee sul binomio patrimonio culturale e turismo quale driver per lo sviluppo locale.
Minacce. Aumento della concorrenza sull’offerta tradizionale; aumento delle destinazioni turistiche su scala globale; tendenziale riduzione delle presenze turistiche italiane; riduzione delle quote di mercato in conseguenza della crescita della competitività globale; competizione basata su prodotti differenziati e sempre più ricchi di servizi accessori.