Valorizzazione della Grangia di Sant’Anna per lo sviluppo turistico culturale

Comune di Montauro (CZ)

Descrizione:

Il Comune di Montauro si caratterizza per una offerta turistica che si esprime al massimo nel periodo estivo, nella zona marina tanto da caratterizzare una specializzazione nel turismo stagionale balneare, opportunità rilevante ma che soffre di un elevato impatto ambientale e uno scarso contatto con il turismo culturale posto nel borgo antico ubicato alle pendici del colle Paladino. La scelta strategica del Comune di Montauro è quella di rafforzare il sistema dell’accoglienza turistica, culturale attraverso la nascita di servizi/imprese culturali con i flussi balneari, diversificare le possibilità di azione degli operatori turistici, incentivare la creazione di un giovane tessuto imprenditoriale. Le iniziative di carattere culturale ed enogastronomico presenti nel Comune rappresentano un sistema creativo che presenta trend positivi descritti della vivacità del settore, è testimonianza del valore moltiplicativo di “eventi Premi Letterari, Sagre Folcloristiche, valorizzazione di itinerari fra i quali l’itinerario Bruniano, ecc.”, intorno al quale il Comune ha costruito negli anni una politica di crescente specializzazione tematica con una continuità di sostegno. Il cuore dell’iniziativa parte dalla difesa e valorizzazione dell’attrattore culturale più importante del Comune di Montauro “Grancia di S. Anna”. Il manufatto fu realizzato verso la fine dell’XI secolo, grazie ad una donazione del Conte Ruggero di Altavilla e grazie all’operosità ed ingegno di Bruno di Colonia. Da lì a poco sorse la Certosa di Serra San Bruno, e nel corso degli anni la Certosa e tutti i suoi possedimenti annessi compresa la Grangia passavano sotto il controllo dell’ordine Cistercense. In seguito al cambio di gestione la Grangia viene dedicata a S. Anna, nome con cui oggi viene identificata, anche se il vecchio titolo di S. Giacomo è attestato almeno fino a metà del ‘200. Solo nel XVI secolo la Certosa e i suoi possedimenti annessi ritornarono sotto il controllo dei Certosini. A quei tempi la Grangia si presentava come una corte fortificata, protetta da un ponte levatoio, ma la sua potenza e il suo splendore presto vennero messi alla prova dalle incursioni saracene, che ne depredarono ogni scorta. La Grangia venne gravemente danneggiata durante un violento terremoto del 1783 che decimò la popolazione dei centri abitati della zona. Numerose sono le storie e legende nate intorno alla Grangia, presso cui si svilupparono i centri abitati di Montauro e Gasperina e dove furono realizzati una serie di mulini ad acqua in cascata, alimentati da un’antica fonte a quattro bocche da cui la gente dei paesi limitrofi facevano rifornimento d’acqua.
Da tale premessa storica e culturale è evidente l’importanza di preservare tale struttura che rappresenta una marcata testimonianza del periodo Normanno durante il quale nacquero i centri abitati di Montauro e Gasperina nel cui comune ea a pochi decine di metri dalla Grangia è situata un’antica chiesetta, anch’essa dedicata a S. Anna.

In particolare quello che si vuol monitorare è lo spostamento e l’inclinazione delle strutture perimetrali, ovvero delle strutture portanti. A tale scopo, in passato, sono state utilizzate tecniche basate sull’utilizzo di estensimetri per la misura delle variazioni di “apertura” delle principali lesioni generalmente “accoppiati” a sensori di temperatura per compensare le variazioni termiche, ovvero per discriminare eventuali cambiamenti strutturali dalle oscillazioni dovute a fenomeni termici. Data la grandezza della struttura e la necessità di operare un monitoraggio attraverso l’innovativa tecnica della dell’interferometria radar.
La tecnica radar interferometrica rappresenta un’innovazione molto importante nel campo del monitoraggio strutturale del topo “non invasivo”. Tale caratteristica è adatta quando, come in questo caso, si ha a che fare con strutture indebolite a causa dell’età, a causa dei movimenti sismici e condizioni atmosferiche, Mediante la tecnica radar interferometrica è possibile monitorare gli spostamenti delle strutture perimetrali e portanti con alta accuratezza, utilizzando riflettori installati “ad hoc” nei punti più soggetti alle sollecitazioni meccaniche. L’altro vantaggioso aspetto di tale tecnica consiste nel fatto che i punti di misura degli spostamenti possono essere “modulati” ovvero variati spazialmente, anche se di difficile accesso, senza dover apportare cambiamenti importanti nel sistema globale di monitoraggio.
Gli importanti benefici di questa tecnica innovativa, risiedono nel fatto che possono essere misurate sia gli spostamenti “lenti”, ovvero misure in regime “statico” e sia gli spostamenti “veloci”, ovvero in regime “dinamico”. Inoltre bisogna notare che, essendo la struttura costruita con materiale che subisce un meccanismo di rottura di tipo “fragile” (ovvero con mattoni e pietre), non è essa in grado di accumulare energia di deformazione, ovvero non è soggetta a significativa deformazione plastica, pertanto una tecnica “standard” basata sugli estensimetri sarebbe poco adatta nel monitorare spostamenti, inclinazioni, rotazioni e le risultanti crepe in situazioni di materiale disomogeneo come nel presente caso.
Riassumendo, con tale sistema sarà possibile quindi acquisire i dati di spostamento in tempo reale, controllare il sistema radar da un centro di monitoraggio remoto e misurare in ogni condizione di luminosità ed in condizioni atmosferiche avverse. Oltre al monitoraggio della Grancia, il Comune sosterrà iniziative turistico culturali tramite un sistema di co-progettazione con i portatori di interesse finalizzato a valorizzare le tipicità del territorio e la storia artistico religiosa che caratterizza la Grandi di S. Anna.